Le ricette della nonna


Le ricette della nonna
 
Pastarelle (antica ricetta)
Si devono sbattere bene bene le uova, poi si ci mena lo zucchero e si sbatte ben bene insieme, poi ci si mena la medicina, il limone, la vanellina e si sbattono insieme un altro poco di tempo, poi ci si mette la farina e si volta ben bene e deve essere molle e si mette nel ruoto col cucchiaio.
Per fare queste paste ci occorre mezzo chilo di zucchero, una bustina di vanillina, un poco di senso di limone 12 soldi di medicina un chilo di farina, 12 uova, se escono molli ci si mena un altro poco di farina.
Per fare le scarciofe ci vuole ogni volta un cucchiaio di zucchero, un po' di olio e un po' di liquore.
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Pizza dolce (antica ricetta)
Mezzo chilo di farina, 4 uova 200 grammi di zucchero, un cucchiaio buono di sugna senza squagliata, scarso un quarto di latte.
Per fare la crema vi occorre due cucchiai raso di farina, due cucchiai colmi di zucchero, un quarto di latte, due uova soltanto il rosso escluso il bianco. Si sbattono prima un po' le uova poi si mena lo zucchero e farina, poi il latte e dopo si mette a bollire sempre col fuoco lento lento quando è fatto fatto si dispende sulla pizza.
Per fare i biscottoni un chilo di farina, un quarto di patate, un quarto di lievito 300 grammi di zucchero, 125 grammi di sugna squagliata, un limone, 11 uova. Per fare le pastarelle si devono sbattere ben bene le uova poi si mena o zucchero e si sbatte insieme, poi si mena la medicina, il limone, la vannellina. Si sbattono insieme un altro poco poi si mena la farina e si rivolta ben bene e deve essere molle e si mette nel ruoto col cucchiaio. Per fare queste paste ci occorre mezzo chilo di zucchero, una bustina di vannellina, un poco di senso di limone, 12 soldi di medicina, un chilo di farina, 12 uova se sono molli si mena un altro poco di farina.
Per fare le scarciofe ci vuole ogni uova un cucchiaio di zucchero, un po' di olio ed un po' di liquore.
 
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Pasta e fagioli
Ingredienti: fagioli, cotica, pasta. Mettere in ammollo i fagioli la sera prima, prendere la pignatta e cuocerli insieme alle cotiche. senza olio. o con un po' di lardo.

Cucina tradizionale
 
La soppressata
La soppressata rappresenta il "gioiello molisano" nella produzione di salumi; è un insaccato tipico preparato con tagli pregiati di carne suina e lardo in cubetti addizionato all'impasto in bassissima percentuale. Un prodotto che, per le sue peculiarità nutrizionali e per le sue caratteristiche sensoriali, può rivestire un ruolo importante nell'alimentazione degli italiani. Un salame molto magro, poco salato, per nulla speziato e che presenta un aroma particolare e delicato. La sua produzione non è ascrivibile ad una precisa ristretta zona, con tecnologie ricorrenti viene prodotta in tutta la regione.
Realizzato l'impasto, questo viene lasciato maturare per circa 12 ore in ambiente freddo in modo da favorire una migliore amalgama degli ingredienti. L'impasto viene quindi insaccato in involucri naturali (budelli) di 20-30 cm di lunghezza, corrispondenti alla porzione terminale dell'intestino di maiale. Le soppressate appena insaccate vengono poste ad asciugare per 3-4 giorni (stufatura) in modo da rendere il prodotto meno umido e più consistente. Durante la stufatura l'umidità viene portata dal 70% all'80%, mentre la temperatura, da un valore di 18°C. La fase caratteristica della produzione della soppressata molisana è la pressatura, la cui durata varia dai 4 ai 7 giorni. Viene realizzata disponendo gli insaccati tra due tavole di legno su cui viene esercitata una pressione crescente. La finalità principale della pressatura è quella di favorire il compattamento degli ingredienti all'interno del budello ed impedire la formazione di sacche d'aria in modo da prevenire i fenomeni di irrancidimento, creando contemporaneamente le condizioni ideali per lo sviluppo dei batteri lattici ed aumentando il rapporto superficie esterna/volume del prodotto.
Al termine della pressatura i prodotti vengono lasciati stagionare per circa 20 giorni. La stagionatura può avvenire sospendendo le soppressate su appositi sostegni in ambienti privi di condizionamento oppure, se il processo di produzione è industriale, viene effettuata in apposite camere a umidità e temperatura controllate. (Bollettino Biblioteca, periodico d'informazione anno VII n.2 dicembre 2000 - Università degli Studi del Molise)
 
I cavatelli
Ingredienti: farina, acqua, sale. Impastare la farina con l'acqua e lavorarla finché non si amalgama bene. Stendere l'impasto con il mattarello e renderlo sottile. Tagliare a strisce e poi farne dei tocchetti. Incavare i tocchetti con la punta delle dita per dare la forma tipica. Sono ottimi conditi con sugo di agnello.

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